
Con l’arrivo della primavera e poi dell’estate, uscendo più spesso all’aria aperta, può capitare che si venga punti da una vespa. Nel caso di puntura non bisogna farsi prendere dal panico ma cercare di mettere in atto le azioni più giuste e i rimedi più utili per alleviare il dolore.
Le caratteristiche fisiche di una vespa
Prima di capire cosa fare in caso di puntura di vespa, è bene capire come riconoscere uno di questi insetti. Si caratterizza per un corpo a strisce nere e giallo e un pungiglione lungo, liscio e dritto, che emette veleno. La cosa particolare è che questo non si incastra nella cute, dunque la vespa può pungere anche più volte la vittima.

La vespa non è pelosa e ha un corpo longilineo con l’addome distinto dal torace e con un sottile peduncolo. Di dimensioni è più piccola di un calabrone ma è davvero temibile, perché la sua puntura può causare diversi sintomi, anche piuttosto dolorosi, e proprio perché si può venire punti più volte di seguito.
Anche dai sintomi, dunque, si può capire che si è stati punti da una vespa piuttosto che da un altro insetto, quindi bisogna stare molto attenti a cosa si prova subito dopo la puntura. L’importante è mantenere la calma e usare questi semplici accorgimenti e rimedi naturali per tenere sotto controllo la situazione e il dolore.
I sintomi di una puntura di vespa
Come detto, la puntura di una vespa può essere piuttosto dolorosa. La cosa particolare è che una vespa può pungere anche più volte la vittima, causando non pochi problemi. Infatti chi viene punto può sperimentare diversi sintomi. Prima di tutto va detto che il veleno della vespa contiene sostanze tossiche che possono scatenare allergie.

Inoltre, queste sostanze tossiche hanno effetto vasodilatatore quindi, subito dopo la puntura, potrebbero apparire reazioni cutanee locali come pomfi in rilievo, rossi e pruriginosi, bruciore e dolore. Quando compaiono questi sintomi è chiaro che si potrebbe essere stati vittima di una puntura di vespa e bisogna prestare attenzione che non si estendano a tutto il corpo.
Come detto, rossore e gonfiore possono rimanere confinati solo a livello locale. Tuttavia in alcuni soggetti potrebbero estendersi appunto al resto del corpo. In particolare si potrebbero sperimentare edema delle labbra e della palpebre, nausea, vomito, difficoltà a deglutire, febbricola, palpitazioni, astenia. A volte può addirittura comparire uno shock anafilattico.
Rimedi naturali contro la puntura di vespa
La puntura di vespa può causare fondamentalmente gonfiore e arrossamento a livello locali, cioè dove si è stati punti. Per lenire il dolore si può usare inizialmente del ghiaccio, che riduce anche il rossore. Sarà sufficiente avvolgere il ghiaccio in una garza e passarlo nella zona della puntura per 20 minuti.

Anche il succo di limone può essere efficace: basterà bagnare un batuffolo di cotone o passare una fetta di questo agrume direttamente nel posto in cui c’è stata la puntura per lenire dolore e rossore. Questi rimedi vanno bene nel caso di morso singolo e sintomi solo locali; nel caso di morsi multipli e altri sintomi, bisognerà indagare.
In questi casi sarebbe meglio rivolgersi al dottore o al pronto soccorso dove verrà consigliato il trattamento migliore per lenire il dolore e ridurre i sintomi sulla pelle. Fra l’altro, come visto, il veleno di vespa è molto tossico, quindi in alcuni soggetti può scatenare reazioni allergiche e shock anafilattici, che è meglio prevenire agendo subito.
Un altro rimedio naturale utile contro la puntura di vespa
Oltre al ghiaccio e al limone, comunque, nel caso di puntura di vespa singola e sintomi lievi, si può usare un altro rimedio naturale molto utile ed efficace: si tratta dell’infuso alla calendula. Basterà mettere in infusione i fiori di calendula in acqua bollente, filtrare e poi metterci dentro un batuffolo di cotone.

Passare il cotone nella zona della puntura, per alleviare subito dolore e rossore. Dunque questo è un altro rimedio naturale utile ma è importante capire anche cosa non fare nel caso di puntura di vespa: non grattare la ferita ma rimuovere subito il pungiglione, quindi, se i sintomi sono lievi agire come visto.
Altrimenti rivolgersi ad un pronto soccorso o ad un medico. Eventualmente verrà somministrata epinefrina per scongiurare il rischio di reazioni allergiche o di shock anafilattici che, purtroppo, possono essere frequenti dopo la puntura di questi insetti che è più frequente incontrare ora che inizia a fare più caldo e si esce più spesso.