Smartphone vs. bancomat: perché pagare col bancomat potrebbe penalizzarti

Con il termine bancomat, ci riferiamo alla carta di debito, anche se si tratta di una accezione, che si può a tutti gli effetti considerare errata. In realtà, questo termine, indica il circuito nazionale, delle carte di pagamento. Ma, la domanda che ci poniamo oggi è: che cosa è bene sapere prima di usarla per pagare?

Bancomat: come funziona?

L’uso della carta di credito o di debito, è la stessa a prescindere dal luogo in cui si usa. Che sia un negozio fisico, o online, o anche solo per ritirare dei soldi, questo servizio, funziona sempre allo stesso modo, ed ha sempre le stesse caratteristiche. Una cosa è certa, il bancomat si distingue sempre.

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Il Bancomat si distingue dalle carte di credito, per via dei tempi di addebito sul conto corrente del titolare. In questo caso, tutto avviene, entro due giorni, dal momento dell’avvenuto pagamento. Una cosa, che è molto diversa dalle carte classiche, per cui passa molto più tempo, delle volte anche troppo.

E poi, ci sta da dire che ci sono anche dei costi di cui tenere conto. Il linea di massima, il bancomat ha sempre avuto dei costi, rispetto alla carta di credito, ma poi, con il tempo si sono anche dimezzati, e assottigliati, fino a diventare zero, per lo meno nel caso di molte banche.

Quali sono i costi del bancomat?

Per l’esercente, il modo per accettare il pagamenti con il bancomat, o con la carta di credito, richiede l’utilizzo del POS. Ma, per quello che concerne il funzionamento, non ci sono grandi differenze, anche se si tratta di un pagamento da vicino o virtuale. Le regole, sono sempre le stesse.

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I costi, come per ogni cosa, possono poi variare, per esempio, chi usufruisce del POS ha dei costi inferiori da sostenere. Specialmente, rispetto a quelli che riguardano i circuiti internazionali. Proprio per questo motivo, le commissioni che vengono applicate, a queste transazioni, possono arrivare ad essere più economici. Anche, per quello che riguarda l’esercente.

In alcuni casi, chi gestisce i servizi di incasso, preferisce fare tutto con una commissione unica. Cosi, da potere anche agevolare gli esercenti, per quello che concerne, il calcolo dei costi, che restano contenuti, e che non si alzano troppo, specialmente per incassare i pagamenti con la carta. E cosi via.

E poi ci sta il limite di spesa e di prelievo

Cosi come succede, per le carte di debito o di credito, anche per il bancomat, ci sono dei limiti di spesa. Delle soglie, che si possono anche modificare, ma solo con il consenso della banca di riferimento. I limiti, possono variare, in base all’operazione che si porta avanti e che si deve fare.

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Limite di prelievo: è il limite di contante che si può prelevare, presso il circuito in cui è abilitata la carta. Si imposta, sia dal punto di vista giornaliero, che mensile. I valori, finali, però, si possono anche modificare, in base a quelle che sono le esigenze del titolare della carta, e con il consenso della banca.

Limite di spesa: si tratta di limiti che sono sempre temporali. E possono essere giornalieri e mensili. E anche di circuito. I massimali, cosi come successo per quanto detto prima, possono essere cambiati, ma sempre previa l’autorizzazione della banca di riferimento. Altrimenti, non si cambiare nulla, per lo meno da questo punto di vista.

Per concludere

Una cosa è certa, sempre di più, si sta andando verso l’utilizzo della moneta digitale. Ormai, viviamo in una epoca, in cui ogni pagamento viene fatto tramite il POS, anche quando il conto da pagare è irrisorio. E questo particolare, ha dei pro e dei contro, che esercenti e clienti, non possono non considerare.

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Ogni pagamento, è soggetto ad un controllo maggiore, proprio per via del fatto che contempla, l’utilizzo della moneta digitale, e non dei contanti. Ma ormai, è diventato un obbligo, ogni esercizio deve per forza avere il POS, e permettere al cliente, di pagare con il metodo che ritiene più comodo. Senza differenze.

Tutti i POS che sono disponibili sul mercato, danno ai loro clienti, la possibilità, di usufruire di ogni servizio, nel modo migliore possibile. Basta, solo essere certi, che i circuiti, nel momento in cui si sottoscrive il contratto, possano funzionare nel modo giusto. E il gioco è fatto, non serve pensare ad altro.

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