Misteri (Tartaro)

Achille Tartaro era titolare di un negozio di strumenti musicali posto nella Via Torrearsa, proprio di fronte l’Arco delle Arti.
Achille, di origini campane, venne a Trapani chiamato dal fratello Antonio, finanziere che aveva sposato Giovanna Sanacore, giovane ragazza trapanese. Nella sua terra d’origine si era dilettato con la musica e così venendo a Trapani continuò la sua passione suonando sia nell’orchestra del Teatro Garibaldi che gestendo un negozio di strumenti musicali  che fungeva al tempo stesso da cartoleria.
In una città che iniziava a muovere i suoi primi passi all’inizio del secolo scorso, Achille divenne conosciuto in città anche grazie alla vendita di cartoline illustrate che oggi sono contese e ricercate dai collezionisti.
Nelle foto edite da Achille Tartaro raffiguranti i Misteri, leggiamo che una cartolina reca la data di spedizione dell’ 8 aprile 1903, segno che quelle foto furono scattate qualche anno prima. Da un confronto con le immagini scattate da Giusepe Boè Cantaldi e databili al 1901, possiamo notare che i semplici addobbi di quegli anni sono identici a quelle delle foto di Achille e ciò lascia presupporre che queste foto dell’editore Tartaro, vennero scattate anch’esse nel 1901.

Le immagini vennero scattate a Largo Franchì e possiamo notare quel palazzo alle spalle dei gruppi che venne danneggiato dai bombardamenti e al cui posto venne costruito un alto edificio e notiamo anche come la Via S.Elisabetta si più stretta dell’attuale. E’ da ricordare infatti che tuta quella zona della città venne gravemente danneggiata dai bombardamenti della seconda guerra mondiale che stravolsero l’assetto urbanistico ma che una scellerata opera di ricostruzione on l’apertura dell’asse viario del Corso Italia e della vendita del terreno ove sorgeva la Chiesa di San Michele, distrusse totalmente.

Per quanto riguarda i gruppi, notiamo innanzitutto la grande partecipazione polare, malgrado gli occhi di tutti siano rivolti al fotografo. Possiamo notare il Cristo del Calvario, oggi collocato nella Chiesa di S.Maria del Gesù, la Sollevazione che andò totalmente distrutta, così come la Deposizione ( la cui croce era composta da assi piane e non cilindriche come nel gruppo attuale) e la Crocifissione.

Beppino Tartaro ( www.processionemisteritp.it)

 

 

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