crollo 1955
Sono le 11,10 del 18 febbraio 1955. Nel Corso Vittorio Emanuele, cuore del centro cittadino, , la palazzina di quattro piani di proprietà del Barone Stabile crolla rovinosamente. L’immobile era già stato dichiarato pericolante e perciò era disabitato nei piani superiori, ma al piano terra c’erano due botteghe, cioè uno spaccio di latte e un ciabattino. Tragico il bilancio: 4 morti e 7 feriti. Le macerie occupavano gran parte della strada, all’incrocio fra via Libertà e il Corso Vittorio Emanuele. Immediato fu l’intervento di tutte le autorità cittadine, tra cui il Prefetto, il Sindaco, il Vescovo, il Questore, nonché i Comandanti dei Carabinieri, Vigili del Fuoco, Vigili Urbani. Centinaia di uomini cominciarono subito a scavare tra le macerie perché il fabbricato si trovava davanti ad una fermata del filobus e si temeva un bilancio peggiore. Per primo fu estratto Francesco Paolo Laudicina, di 78 anni, che fu trasportato subito in ospedale. Subito dopo venne estratto il cadavere della signora Rosa Occhipinti Mazzarese, pure di anni 78, che fu travolta dalle macerie mentre si trovava alla fermata del filobus. La bottega di latte fresco aveva chiuso e quindi non c’era nessuno, mentre nel negozio del ciabattino c’erano il titolare, Angelo Valentino, e due apprendisti giovanissimi, i fratelli Francesco e Alberto Romano, rispettivamente di 8 e 12 anni, e tutti e tre non poterono fare nulla per salvarsi. Furono ritrovati sotto le macerie verso le 14,30. Altre cinque persone riportarono ferite più o meno gravi: Cammareri Maria di anni 17, Scialabba Giacomo di anni 31, Basilicò Vincenzo di anni 50, Allotta Andrea di anni 65; e altre due persone ebbero ferite lievissime. I Vigili del Fuoco dovettero procedere all’abbattimento di alcune pareti ancora pericolanti. Il Vescovo Mingo con Padre Campanile e il Prefetto dr. Correra col capo di gabinetto dr. Angelo sono stati tra i primi a giungere sul posto portando il loro aiuto ai feriti e coordinando gli oltre 100 volontari accorsi sul luogo del disastro. ( Tonino Perrera )
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